Lo sapevate che nell’Italia autarchica degli anni ’30 i nostri scienziati avevano creato un filato tessile dagli scarti della produzione del latte? Il filato si chiamava Lanital e l’ho scoperta all’ottava edizione della giornata della creatività di Anfao tenutasi a Bologna presso la ‘Fondazione Fashion Research Italy’. Ma le sorprese non finiscono qui.
Anfao ha ideato le giornate della creatività per aiutare i propri associati a guardare lontano. E, dato che questi producono per lo più montature, mi pare una missione santa. Se si parla di sostenibilità la provocazione di una montatura al latte, sull’esempio della Lanital, aiuta a riflettere che solo uscendo dal proprio guscio si scoprono emozioni e sollecitazioni utili a delineare il nostro futuro. La scelta della Fondazione di Bologna, come luogo dell’ottava giornata della creatività, è stata centrata: offrire agli associati stimoli per i temi delle prossime collezioni e suggestioni su nuovi materiali sostenibili. La Fondazione è un mare di creatività e di colori che nascono da una moda senza scadenza documentata con una libreria di oltre 5000 testi antichi e moderni di assoluto valore. L’allestimento del tutto, ad uso di un pubblico selezionato ma assolutamente gratuito nella sua fruizione, è perfino imbarazzante. Di fatto ci troviamo in uno di quegli angoli d’Italia da esserne fieri
Ma se vogliamo, le sorprese non sono finite qui. Nel pomeriggio gli studenti di Certottica, divisi in sei gruppi, hanno presentati studi sull’ideazione di un occhiale attraverso l’aiuto, o la consulenza, di app nate per l’intelligenza artificiale. In sostanza i nostri giovani avevano come compito quello di disegnare e dargli un nome ad una nuova collezione di occhiali con l’aiuto dell’AI. Mi emoziono ancora quando dei giovani ti espongono le loro opinioni e lo fanno bene come lo hanno fatto questi ragazzi e ragazze, affiancati con discrezione dai loro professori. Non mi hanno sorpreso con affermazioni illuminanti ma grazie a questo esperimento ne sanno più di Ai loro che tutto il retail dell’Ottica. Le app di Ai, ad esempio, non sono tutte uguali, ci sono quelle più performanti che spesso costano di più ma che ti aiutano moltissimo. Inoltre, Occorre aiutare l’Ai se vogliamo essere aiutati. L’AI lavora sulle nostre richieste e informazioni e più noi entriamo in profondità più l’Ai si allena a darti il meglio. L’AI funziona meglio su piattaforme forti tecnologiche, quindi, non è solo un problema di software ma anche di hardware. E così via.
Bravi. Tra l’intermezzo di una lasagna non banale la giornata si è conclusa in tempo utile per un ritorno a casa senza fretta lasciando spazio ad alcune conclusioni con il finestrino calato. Lo stimolo di Anfao in questa giornata era fortissimo, i giovani di Certottica hanno certamente dato il meglio. Ho avuto la sensazione, ma posso sbagliarmi che i veri assenti erano i ‘clienti’ della giornata ovvero i produttori di occhialeria. Salvo alcune eccezioni mancava la ‘massa’, il gruppo. Quando entro in questo stato d’animo affiora alla memoria il famoso detto arabo che è diventato un mio marchio mentale di fabbrica. ‘Puoi portare il cammello alla fontana ma non lo puoi costringere a bere”. Succede spesso nell’Ottica, soprattutto in questi tempi di avvicinamento al mondo medico, mi consola che succeda anche nell’occhialeria. Mal comune mezzo gaudio. E qui concludo, almeno con i proverbi.
Nicola Di Lernia